Non multa, sed multum!

Presenza

Molto bello, tra l´altro mi sembra che arrivi a rispondere anche a questa citazione

2 Risposte

  1. MrPotts

    Sì, in parte risponde.
    Non è certo un argomento nuovo, ma dalla lettura del libro di Théron ho ricavato, ancora più intensa, l’immagine di questo corpo di scritture letteralmente, e aggiungo legittimamente, martoriato dalle interpretazioni (senza far menzione delle ricadute pratiche e storiche di tali interpretazioni). Da un lato questo, secondo me, vanifica qualsiasi richiamo all’ortodossia, anche il più nobile; dall’altro, semmai, apre a un atteggiamento che mi pare bene espresso da questa frase di Théron: “L’importante non è che la Bibbia sia un libro ispirato: è sufficiente, mi pare, che essa ispiri noi”.

    gennaio 15, 2011 alle 11:00 am

  2. Caro MrPotts,
    ho aspettato a risponderti perché avevo paura di essere banale…
    La tua citazione é vera fino ad un certo punto 🙂
    La Bibbia ispira perché é ispirata (scusa se sono assertivo…). Il problema stanel modo di avvicinarci a questo testo. Come ben sai, se non c´é un criterio interpretativo di fondo, un testo puó dire tutto e il contrario di tutto. Ció che i padri della Chiesa e i monaci (benedettini!) dicono é che la Bibbia provoca un cambiamento nel cuore della persona, è con questo che noi intendiamo chiamare ispirato, cioé mosso dallo Spirito. Ma qual`é questo criterio di lettura? Il Cristo, ma non solo il suo modo di legger la Bibbia (interpretazione spirituale e non letterale) ma anche quello che oggi il Cristo suscita attraverso l`opera dello Spirito in chi legge, “normalmente” in accordo con il contesto comunitario (Chiesa) ma potrebbe essereci anche un rapporto discontinuo con la comunitá, nel qual caso abbiamo un`accentuazione profetica, ovvero l`interprete diventa un profeta per la comunitá, rischiando che questo gli costi anche la vita, ma la sua azione/interpretazione porterá nella comunitá nuova consapevolezza e libertá.

    febbraio 3, 2011 alle 4:38 PM

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